Andrea Tornielli
In Sacri Palazzi
E’ inutile nascondersi che, a fronte di tante aperture e di un numero crescente di celebrazioni in rito antico, ci sono state anche molte reazioni di chiusura e restrizioni poste da alcuni vescovi. L’istruzione, in questo momento in via di traduzione in latino e nelle varie lingue (il testo di base è in italiano) è dunque un documento importante. Nelle scorse settimane, alcuni siti web e blog legati al mondo cosiddetto tradizionalista, o che comunque ne seguono con attenzione le attività, hanno mosso una serie di critiche preventive al documento, sostenendo che si tratterebbe in realtà di un annacquamento della volontà papale. Da quanto ho potuto apprendere, quell’interpretazione non corrisponde al vero. Per questi motivi.
Innanzitutto l’istruzione con i suoi contenuti conferma che il motu proprio è legge universale della Chiesa e che tutti sono tenuti ad applicarla e a garantire che venga applicata. L’istruzione afferma che va assicurata la possibilità della celebrazione in rito antico dovunque vi siano dei gruppi di fedeli che la richiedono. Nel testo non vienei precisato alcun numero minimo di fedeli che devono costituire il gruppo.
Si dice invece che è bene – in accordo anche con l’esortazione post-sinodale sull’eucaristia – che i seminaristi studino il latino. Ma l’istruzione prevede anche che conoscano la celebrazione secondo la forma antica. Il “sacerdos idoneus” per la celebrazione con il messale preconciliare non occorre che sia un latinista provetto, ma che sappia leggere e capisca ciò che legge ed è chiamato a pronunciare durante il rito.
La Pontificia commissione Ecclesia Dei, che da due anni è stata inglobata nella Congregazione per la dottrina della fede, viene costituita con l’istruzione come l’organismo chiamato a dirimere le questioni e le controversie, giudicando in nome del Papa.
I vescovi non devono né possono promulgare norme che restringano le facoltà concesse dal motu proprio, o ne mutino le condizioni. Sono chiamati invece ad applicarlo.
Può essere celebrato anche il Triduo pasquale in rito preconciliare là dove ci sia un gruppo stabile di fedeli legati alla liturgia antica. Gli appartenenti agli ordini religiosi possono usare i messali con i rispettivi riti propri preconciliari. ...