I programmi di educazione sessuale per i bambini recentemente imposti in Croazia,
ma già attuati in molti paesi secondo il metodo Kinsey, sono stati
redatti da pedofili. E’ quanto sostiene la studiosa americana Judith
Reisman che, invitata recentemente in Croazia per una serie di incontri e
conferenze legate alla recente introduzione di (sconvolgenti) corsi di
educazione sessuale, ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la
Fondazione Soros.
Judith Reisman, in passato consulente dell’FBI nonché del Parlamento e di diversi ministeri statunitensi, è uno dei maggiori esperti mondiali sul malfamato Kinsey Institute e il suo fondatore, Alfred Kinsey.
La dottoressa Reisman ha dolorosamente vissuto in prima persona gli
effetti della diffusione delle teorie di Kinsey: una figlia di dieci
anni è stata stuprata da un violentatore seriale tredicenne, accanito
lettore di Playboy. Dopo avere constatato come molte persone
giustificassero questo atto affermando che forse la figlia era stata
consenziente poiché i bambini sarebbero esseri sessuali, cioè
desidererebbero il sesso, fin dalla nascita - una delle teorie di Kinsey
-, la Reisman ha iniziato a studiare gli effetti di queste teorie,
constatando come esse abbiano provocato nel secondo dopoguerra una
diffusione esponenziale della pornografia e della pedofilia.
Considerate queste premesse, non sorprende che, una volta appreso
dell’arrivo di Judith Reisman, i media croati di sinistra e laicisti,
che appoggiano il governo nel suo programma di educazione sessuale,
abbiano allestito una vera e propria propaganda di guerra nei confronti
della scienziata americana, fatta di menzogne, insulti personali e
diffamazioni, tra le quali quella di essere una «negatrice
dell’Olocausto», il che, detto di un’ebrea americana che ha perso la
maggior parte del ramo europeo della sua famiglia nei campi di
concentramento nazisti, ha rappresentato un segno di inciviltà e
arretratezza culturale veramente deprecabili.
I toni non sono scesi neppure durante la sua permanenza in Croazia.
Al termine della lezione tenuta presso la Facoltà di Scienze Politiche,
la dottoressa Reisman è stata aggredita verbalmente dal preside della
medesima Facoltà, Nenad Zakošek. Alcune forze politiche di governo hanno
cercato di impedire una conferenza della studiosa americana nel
Parlamento croato, mentre il previsto dibattito alla Facoltà di
Filosofia tra la dottoressa Reisman e il prof. Aleksandar Štulhofer,
discepolo di Kinsey e ideatore del programma di educazione sessuale
adottato dal Ministero croato per l'istruzione, è stato sospeso per
‘motivi di ordine pubblico’ a causa della ressa, creata ad arte dai
gruppi appartenenti alla galassia omosessuale, che si è creata nell'aula
dove il dibattito si sarebbe dovuto tenere.
Un improvviso ‘problema tecnico’ ha interrotto
subito dopo l’inizio la proiezione del documentario su Kinsey del
giornalista britannico Timothy Tate, collaboratore della dottoressa
Reisman, in uno dei più grandi e moderni cinema di Zagabria alla
presenza dell’autore e di circa 800 persone (tale problema non si era
presentato nella proiezione di prova del DVD né a un successivo
tentativo a porte chiuse compiuto in un altro locale). Un altro guasto,
questa volta al sistema di amplificazione, ha poi impedito alla
dottoressa Reisman e a Tate di tenere un’improvvisata conferenza dal
palco del cinema che sostituisse la proiezione del film.
Questi avvenimenti hanno peraltro provocato la durissima reazione della sezione croata del Comitato di Helsinki.
In
ogni caso la Reisman ha avuto modo di stupire i suoi ascoltatori non
solo illuminando la figura di Alfred Kinsey (in Parlamento, davanti agli
attoniti parlamenmtari del centro-destra che l’avevano invitata, lo ha
definito il «pedofilo che ha cambiato il mondo» e uno «psicopatico
sessuale che ha contaminato le nostre famiglie, la nostra cultura, le
nostre leggi»), ma soprattutto ricostruendo l’origine dei programmi di
educazione sessuale imposti alla Croazia. La studiosa americana ha
rivelato come il professor Štulhofer abbia scritto un libro con lo
studioso olandese pedofilo Theo Sandford, attualmente professore presso
la Columbia University. Va notato che Sandford non è un esimio
professore universitario con inconfessabili vizi privati, bensì un
pedofilo dichiarato, co-fondatore e redattore della rivista olandese in
lingua inglese di pedofili dichiarati Paidika, nonché autore di uno
studio che si può trovare anche in rete dal titolo Boys on their
contacts with men: a study of sexually expressed friendships (I ragazzi
maschi nei contatti con gli uomini adulti: uno studio di amicizie
espresse sessualmente), che non si limita a compiere un’indagine sulla
pedofilia, ma esprime sulla stessa una chiara valutazione positiva.
In una successiva conferenza stampa, il giornalista inglese Timothy Tate
ha poi affermato come Štulhofer abbia avuto non solamente uno, bensì
tre collaboratori pedofili dichiarati e propagandisti della liceità
della pedofilia, e cioè - oltre a Sandford - il sessuologo americano
Vern Bullough, scomparso nel 2006, e il sessuologo tedesco Erwin J.
Haeberle.
Bullough è stato, come Sandford, cofondatore e redattore di Paidika.
Nella dichiarazione di intenti relativa a questa pubblicazione, egli
afferma: «Il punto di partenza di Paidika è necessariamente la coscienza
del nostro essere pedofili. Consideriamo la pedofilia come un rapporto
sessuale consenziente tra persone di generazioni diverse».
In un’intervista concessa nel 1978 alla rivista pornografica americana Hustler,
Haeberle ha invece affermato che è del tutto normale avere rapporti
sessuali con bambini, i quali dovrebbero avere libero accesso ai libri
per adulti – cioè pornografici – ed essere liberi di scegliere i propri
partner sessuali, ivi inclusi gli adulti. Questo pedofilo dichiarato è
stato membro dal 1977 al 1988 dell'Institute for Advanced Study of Human
Sexuality, che ha redatto la maggior parte dei programmi di educazione
sessuale nel mondo, corredato di fotografie pornografiche anche di
bambini in seguito vendute a Hustler.
Una prova della stretta collaborazione tra Štulhofer e questi colleghi sessuologi pedofili
è l’avere fatto parte tutti e quattro del comitato organizzatore di un
convegno internazionale di sessuologi tenutosi a Dubrovnik, in Croazia,
nel 2001 e finanziato dalla fondazione Soros.
Della stessa tendenza è un altro collaboratore di Štulhofer,
il sessuologo tedesco Gunther Schmidt, il quale ha scritto la
prefazione al libro di Sandford Male Intergenerational Intimacy (trad.:
Intimità intergenerazionale tra maschi), affermando tra l’altro: «La
minaccia che tutti gli atti di pedofilia vengano puniti dalla legge
molto difficilmente potrebbe essere considerata un’azione degna di una
società civile … Ciò rappresenta una discriminazione e la persecuzione
di una minoranza, e quindi tali disposizioni di legge andrebbero
abrogate».
Judith Reisman ha quindi provato che il programma di educazione sessuale
imposto in Croazia, preparato secondo il metodo Kinsey dal prof.
Štulhofer, è simile, quanto ai suoi tre scopi principali, a quasi tutti i
programmi di educazione sessuale adottati a livello mondiale. Si tratta
cioè del tentativo di sessualizzare i bambini e fornire 'carne fresca'
per le voglie malsane di adulti perversi, di sdoganare l’omosessualità e
altri gravi disordini della personalità come normali manifestazioni
della sessualità umana, nonché di rendere i giovani dipendenti dal sesso
a tutto vantaggio dell’industria della pornografia e dei preservativi, e
ciò con il pretesto della lotta alle malattie trasmissibili
sessualmente.
La presenza della dottoressa Reisman in Croazia ha
provocato un terremoto che ha fatto vacillare i palazzi della politica, e
ha indotto il governo a muoversi anche per vie diplomatiche. Secondo
quanto rivelano fonti della Curia romana, l’ambasciatore croato presso
la Santa Sede, Filip Vucak, avrebbe avuto un incontro con il segretario
per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, allo scopo di
ammorbidire la posizione della Chiesa sulla questione, ricevendo un
netto rifiuto da parte del suo interlocutore vaticano.
In un Paese democratico, la presentazione delle prove inconfutabili
degli stretti legami di collaborazione tra l'ideatore di questo
programma e i circoli pedofili, oltre a conseguenze di natura penale per
l’interessato, avrebbe portato alle immediate dimissioni di Štulhofer e
di tutti i funzionari del Ministero dell’Istruzione coinvolti
nell'elaborazione del programma, ivi incluso lo stesso ministro. Non
così nella Croazia di oggi che si appresta a entrare nell’Unione
Europea. Anzi, passato il “terremoto” Reisman, i media di regime hanno
fatto calare il silenzio sulla vicenda, e Štulhofer viene spesso
chiamato in televisione a pontificare su questioni di sessualità,
specialmente infantile (!) e giovanile, mentre nelle scuole elementari
vengono proposti ai bambini di dieci anni temi di ‘lingua croata’ in cui
si rappresentano situazioni esplicitamente sessuali.